La campagna di sensibilizzazione è stata realizzata per l’azienda farmaceutica GSK (GlaxoSmithKline) per promuovere una nuova campagna incentrata sul delicato tema dell’Ipertrofia Prostatica Benigna. GSK è una società britannica riconosciuta a livello mondiale soprattutto per l’impegno nella ricerca di farmaci innovativi e nella prevenzione di numerose malattie di difficile cura.
Quale luogo migliore dove poter agganciare il target maschile su una tematica del genere se non proprio i servizi igienici?
La campagna realizzata per GSK è incentrata su tre domande-chiave utili a capire se si soffre di ipertrofia prostatica benigna, che in Italia riguarda circa 2 milioni di uomini, di cui oltre l’80% over 50 con conseguenze fastidiose e pericolose sia di salute che sessuali.
Con consigli utili e mirati, i pannelli posizionati sui vespasiani incitano gli utenti a rivolgersi ad un medico specializzato, qualora ci si riconoscesse nei sintomi elencati. Le aree toilet consentono, infatti, di poter leggere questi messaggi in un momento di massima attenzione, senza sentirsi osservati o giudicati.
GSK utilizza un linguaggio diretto e comunica in modo piacevole e rassicurante con il proprio pubblico di riferimento.
La campagna punta a sfruttare al massimo le potenzialità e i mezzi offerti dalla comunicazione unconventional di Bulsara Adv; su tutte, in questo caso, la targetizzazione garantita sul genere maschile al 100% all’interno di queste aree toilet.
Le aree toilet consentono, infatti, di poter leggere questi messaggi in un momento di massima attenzione e sensibilità, coinvolgendo il target maschile e generando, in questo modo, un passaparola positivo sul tema.
I contatti maschili raggiunti sono stati circa 235 mila nella settimana di campagna realizzata per GSK.
“È sempre più complicato raggiungere i maschi adulti per informarli su argomenti ‘intimi’ legati alla salute della prostata o alla sessualità – osserva Maurizio Brausi, presidente SIU e direttore della UO di Urologia Asl Modena – Per questo abbiamo pensato di metterli letteralmente di fronte ai fatti, cercando di allertarli nelle toilette di luoghi pubblici molto frequentati: manifesti e locandine non potranno essere ignorati e “costringeranno” gli uomini a porsi poche, semplici domande che però possono fare la differenza per capire se qualcosa non va.”
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